L'olio e le cultivar

Olio irpinoOlio sapore d'irpinia.

Fra i preziosi doni di Cerere, nell'antichità venerata con diversi nomi nei luoghi sacri dell'Irpinia, l'olio è indubbiamente uno dei più pregiati. Le distese argentee di olivi narrano la forza arcaica di questa terra, espressa dai tronchi nodosi come le mani di chi con amore perpetua una coltivazione che da secoli ha condiviso alcune caratteristiche con la sfera del sacro. Come il senso del lavoro dell'uomo qui più che altrove si sublima nell'aspirazione ad una superiore perfezione, così la linfa dorata che si ricava dalle olive appena invaiate raggiunge livelli di qualità altissimi, che si rivelano al gusto e all'olfatto degli estimatori. Le cultivar autoctone irpine, selezionate dai secoli di coltivazione in questo ambiente, caratterizzano ormai il territorio contribuendo in maniera determinante a modellarne la natura agricola. Carpellese, Nostrale, Ogliarola, Marinese e Ravece, più di altre definiscono un paesaggio in cui alberi secolari incorniciano borghi medievali e sorvegliano le produzioni di tipicità che, insieme all'olio, testimoniano la passione autentica dell'Irpinia e della sua gente.

 

 


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